Vincenzo Carola

State contenti, umana gente, al quia

Inchiesta su Dante e la religione, tra profezia e consapevolezza

Chiari
Villa Mazzotti
Venerdì 13 Giugno 2025 ore 20:00

Affascinati dalla ricchezza culturale dei temi della Commedia, spesso non facciamo caso a questioni di fondo interessanti.
Tra le tante, perché Dante sente il bisogno di scrivere il “poema sacro”, nella sua condizione di esule, senza fissa dimora? E con quale autorità? Non era un rischio esercitare un ruolo, quello di guida spirituale e morale, proprio dell’istituzione ecclesiastica, nel momento in cui si sta affermando una forte dimensione teocratica nella cultura religiosa?
Nella Epistola XII, dopo aver ricevuto la notizia che il 19 maggio 1315 il Comune di Firenze aveva offerto a tutti i fuorusciti la possibilità di rientrare in città pagando una multa e riconoscendo le proprie colpe, Dante, parlando di sé in terza persona, rifiutò con sdegno scrivendo, in risposta ad un Amico fiorentino:
“Lungi da un uomo, apostolo di giustizia, che egli, dopo aver patito ingiuria, paghi del suo denaro a quelli stessi che furono ingiusti con lui, quasi a suoi benefattori. Non è questa, o Padre mio, la via di ritornare in patria”.
Sottolinea, poi, il suo voler essere “messaggero di giustizia”. Giustizia che concepì nella Commedia con sfumature diverse: remunerativa nell’Inferno, riparativa nel Purgatorio, misericordiosa, imperscrutabile e giusta in Paradiso.
La materia è complessa e suscita alcune perplessità. Perché con gli eretici – canto X dell’Inferno- si parla di “altro” e non di dottrina? E cosa induce Dante a graziare gli scomunicati, accogliendoli nell’Antipurgatorio? Perché fare di Catone il custode del Purgatorio, con possibile successiva ascesa al Paradiso e di Virgilio solo la sua temporanea guida nei regni ultraterreni, destinata al Limbo per l’eternità?
E si potrebbe continuare.
Ma Dante, dopo aver molestato la nostra coscienza, sollecitandoci ad avere fede in Dio, ci invita a non fare molto affidamento sulle nostre virtù razionali “ché se potuto aveste veder tutto, mestier non era parturir Maria”.
POSTI ESAURITI

Modulo di Prenotazione

Prenotazione del posto obbligatorio (120 posti ancora disponibili)

(*) Informazione per gli studenti: La partecipazione ad almeno 4 incontri darà accesso al credito formativo
(art.2 del DM 24/02/2000, n. 49 comma 2)